Quella dei maritozzi è una ricetta antichissima che risale alla Roma dell’800 ed era l’unico peccato di gola concesso nel severissimo digiuno in periodo di Quaresima.
Erano di forma più piccola rispetto ad adesso ed erano arricchiti di pinoli e canditi.
Secondo alcuni studiosi il nome sarebbe un dispregiativo di marito usato in modo scherzoso mentre secondo altri deriva dal fatto che le donne preparassero dei pani ovali per gli uomini di casa che andavano a lavorare nei campi.
Questi pani dovevano rispondere ad esigenze particolari come l’essere nutrienti e facilmente trasportabili. Venivano mangiati dai contadini nel momento in cui interrompevano per una pausa il loro lavoro che si sarebbe concluso soltanto a notte fonda.
A questi dolcetti era legata l’usanza di regalare il primo venerdì di marzo, il “santo maritozzo “alla propria fidanzata come gesto d’amore il quale poteva contenere due cuori intrecciati, due mani che si stringevano, un cuore trafitto da una freccia o talvolta anelli e gioielli